venerdì 31 agosto 2012

Nonsense#14

Quando arriva il maltempo nelle piazze, a ridosso delle banche, i conigli fuggono impauriti nella pioggia e si sistemano sulle teste di donne bianche, con gentilezza e garbo, riparandole dall'acqua. Le donne bianche a loro volta riparano i conigli con la loro mano sinistra, con gratitudine e tenerezza. E se ne vanno sui viali marmorei, finchè la morte non li separerà.

giovedì 30 agosto 2012

Nonsense#13

Oh che spavento. Stavo duplicando le stringhe colorate sul balcone del giardino pubblico come ogni sera e quasi dimentico di scrivere il post di oggi. Voglio parlarvi di usanze. Sì perché l'altro ieri sono stata un mese in Flora Appassita e dopo aver girato 3 giorni e 6 notti in lungo e in largo cercando la tipica maschera flambé di cui tanto si parla ultimamente nelle sale d'attesa della mia città (dove tra l'altro mi piace fare colazione al buio, perchè mi rilassa), mi sono accorta delle usanze tipiche dei Floreidi. Ad esempio la preparazione delle vesti dei pappagalli. È spettacolare. Immaginatevi una grande spatola di gesso. E un asso di picche. Ecco. Non serve nient'altro. Loro in due minuti di ore fanno ciò che una qualsiasi persona farebbe in almeno due ore di minuti. Poi ad esempio quando la moglie del marito perde un capello dagli occhi, mentre quest'ultimo sta svuotando il fiume, tutti organizzano una festa erbivora a punti che coinvolge l'intero continente africano. Ognuno porta qualcosa: chi un pedale, chi una piastrella, altri fanno strati di fisarmoniche bellissimi da vedere; ho visto uno trasportare una collina solo per donarla alla donna. Solo per quell'occasione. E poi riportarla a monte la sera stessa. Se la coppia ha figli invertiti allora si da il via a danze frenetiche verticali, viceversa se i figli hanno coppie dritte le danze sono proibite. Il banchetto prevede enormi quantità di cibo prelibatissimo ma purtroppo non commestibile. E le pregiate stoffe degli alberi vengono smontate il giorno dopo e donate al cavallo sacro in segno di rispetto e circostanza. È stato un viaggio significativo e versatile, quasi ecclesiastico. Se vi capita fatevi un giro, la Flora Appassita non è poi così distante. Con un salto agli ostacoli si raggiunge velocemente, a tennis invece ci si mette un po' di più (come nel mio caso!) Ma ne vale comunque la pena capitale. Se andate anche voi mi raccomando ricordatevi di assaggiare almeno un metro del fieno della verità. Ha un sacco di proprietà private molto utili per chi soffre di narcolessia asiatica. E poi, fidatevi, ha un sapore davvero di sapore.

mercoledì 29 agosto 2012

Nonsense#12

Non mi è mai piaciuta la musica a righe. Ho imparato a suonarla con gli interruttori da piccolina, poi negli anni ho smesso optando per le piante sempreverdi, forse sbagliando. Chi lo sa. Il fatto è che sono talmente acquatica che quando mi fisso un pensiero sul soffitto non c'è nulla da fare! Non ci sono piume che tengano! Ho provato anche a riascoltarla a righe alternate, piegate, mute, legnose e anche a righe di vetro. Niente. Non mi piace proprio. Preferisco il gelato sciolto, possibilmente dal dentista. Le cuffie a volte aiutano, quando arriva la domenica e la temperatura si abbassa di 3,285 centesimi di grado. Ma le righe rimangono sempre righe. Come quella volta in salotto, che ricordi! Ma questa è tutta un'altra geografia. E magari ve la posso raccontare domani, tra una maniglia e l'altra.

martedì 28 agosto 2012

Nonsense#11

Ti lascio questo messaggio legislativo perché non ho trovato i datteri. Quando tornerai dalla tundra lo ascolterai e crescerai di un centimetro. Ricordati di dare l'acqua alle formiche, io ho preparato spugne e lenticchie sul cuscino. Così non farai fatica a dormire. Se non torno non torno e non torno. Ci vediamo direttamente in tenda, meglio di lapislazzuli morbidi. Le misure le trovi nel frigorifero. Stai attento al volume se hai intenzione di andare a pescare, ma ti ho già scritto che di datteri non ce ne sono. Suona due volte il cotone se ti viene fame. Ti osservo e se serve ti trovo le orecchie appena torno. Se torno sappi che torno, se no sì. Ciao ciao!

lunedì 27 agosto 2012

Nonsense#10

Erano in 3 ma ne hanno scelti solo 7. Hanno superato l'esame in 12 ma solo 1 ci è riuscito. Calcolando che erano 5 totali. Questi i risultati appesi alla vetreria del paese, dalle 10 di ieri pomeriggio. Esultanti, i 9 fortunati e meritevoli studenti da viaggio sono usciti dalle stanze papali all'alba della sera. Con le loro cartelle cariche di moscerini hanno attraversato la stanza del sale, sceso le scale roteanti, salutato parenti e amici e si sono diretti verso la ruota che ben presto li ha portati sul gradino mobile, per lasciarli correre e allenarsi lontano dai riflettori. L'allenatore ha consigliato loro di mangiare solo fiori azzurri, almeno per i primi giorni. Poi integreranno la dieta con dei solidi prismatici, ma senza le riviste in bottiglia. Gli attestati arriveranno via telefono attorno al giorno 10 di primavera, incorniciati e cotti a puntino. Intanto i giovani matusalemme studiano sodo, armati di canottiere e pistacchi, per portare alto il nome della loro parentela.

domenica 26 agosto 2012

Nonsense#9

Ho deciso! Da domani inizio la dieta dei lampioni. È un po' scomoda da seguire, così dicono, peró dicono anche che sia molto utile per il metabolismo delle perle. Si tratta per lo più di limitare i kilowattora, cercando di correre ininterrottamente su e giù per discariche a colori. I lampioni cosa c'entrano direte voi. Beh i lampioni invece hanno un'estrema importanza negli alluvioni estivi, quelli diuretici. Ad esempio quando la pelle si secca e l'uvetta si scioglie sul pavimento. Mi sentivo un po' una cantante ultimamente e così ho iniziato a pensare ai lampioni. Tipo quelli da corsa. Li trovi al discount o, mal che vada, in questura. Così cercando tra la sabbia ho scoperto appunto questa dieta, introdotta per la prima volta nell'anno 1 dai combattenti dell'apocalisse. E così ho deciso di campionarla, accenderla e farla partire. Peró non è più tornata. Io continuo lo stesso con questa dieta anche se non è più qui; i lampioni scappati non tornano per almeno 10 anni ed è inutile quindi che io ritenti la fortuna conoscendo già in partenza il risultato. Bisogna, in questo caso, indossare delle comode scarpe da ginnastica e cedere a qualcuno di fiducia il proprio cappello da macellaio. Una volta fatto questo tutto si risolve con un po' di bicarbonato e un cucchiaino di gelatina altamente infiammabile. Sinceramente mi sento proprio di consigliare questa dieta, soprattutto alle persone afflitte da e impazienti di. B e C. Affrontando tutto con un sorriso e una buccia di banana non riscontrerete fatica o bullismo. Magari un po' di cartilagine debole, ma non bisogna allarmarsi. Anche perché poi il direttore chiama le guardie e non è più finita. In bocca al lupo della tua vicina!

sabato 25 agosto 2012

Nonsense#8

Anguria alla giamaicana.

Prendete un'anguria gialla. Unite i lembi opposti e piegatela a metà. Con una penna a sfera incidete il centro. Fate attenzione a non corrodere le estremità e usate quindi dei guanti infarinati. Imburrate con dell'olio un paralume di cristallo e accendete il forno a 440 gradi. Usate possibilmente delle lampadine alogene. Stendete con un matterello l'anguria su un letto d'amianto mondato e affettato, adagiate sul paralume e infornate. Cuocete per una settimana, controllando di tanto in tanto la buccia. Sfornate e portate ad ebollizione con un pizzico di catrame. Servite l'anguria intera tagliata a fette larghe circa 1 millimetro. Buon appetito!

venerdì 24 agosto 2012

Nonsense#7

Generalmente avviene attorno al 21 di ottobre di ogni semestre bisestile. Ed è la migrazione delle giraffe verso i nidi di rondine. Solitamente partono dal Viadotto Delle Nespole e arrivano direttamente a Calabrone. Ma recentemente sono state avvistate sulle rotaie di un tram cittadino dipinto di blu, ma non si sa nè dove nè perchè. Anche se alcuni testimoni il giorno di Natale hanno giurato davanti alla statua della regina che fossero appollaiate sugli alberi di limone dell'altipiano egizio. In effetti le giraffe non amano mettersi in mostra sulle rive del Tamigi, sostare sdraiate su tavoli di radica alla fine del mese o lanciarsi in funamboliche imprese circensi davanti ad un folto pubblico assente. E nonostante i nubifragi pomeridiani portino ben poca frescura si verifica puntualmente un fenomeno strano e a dir poco pittoresco; i tavoli di radica perdono le staffe, ecco allora che le giraffe seguono le onde lunari tornando a cavalcare su colline ossute. Molti economisti hanno dedicato studi di settore relativamente i loro viaggi con o senza orologi. Quasi sempre senza contanti. Ma ben poco si sa purtroppo sulla loro assunzione di carboidrati. E così giraffe appese, giraffe senza glutine, giraffe affrante e giraffe ricamate s'incontrano all'ora della merenda senza presidente o comandante a bordo...e se ne vanno così...diagonalmente verso mete a metà, cercando di riempire le buche che incontrano senza mai perdere le chiavi inglesi. Senza quelle, lo sanno tutti, non si chiamerebbero giraffe!

giovedì 23 agosto 2012

mercoledì 22 agosto 2012

Nonsense#5

Ode all'uva gatta.

Scricchiola il vento tra le unghie
E il sole s'alza come in tempesta
Ricordi della sua prima finestra
Quando l'orgoglio terreno vagava.
Oh non mi coprire!
Grida il marinaio sotto le foglie
Seduta la vedova imbianca i germogli
In una danza futura fatta di segni.
Non sono felici i tardivi tasselli
Con le espressioni di geometrie
parallele
Ardono i cieli fin sopra i capelli
Bevete bevete! E scrivete sui rami chi siete!
Nei cocktail di legno a gioire furiosi
Papaveri e papere a ritmi pelosi.
Ascolta la lampo che stride sui tetti
Le foglie e le bacche stan sempre a guardare
Tastiere funeste non puoi compilare
Se ascolti le lampo e bisbigli sui letti.
I viaggi ripartono quand'ella tossisce
Se vuoi ripartire le spine perdute
Scodinzola l'acqua sorriso restando
T'amo o t'amavo o trotterellando.
Nè vive nè morte nè lesse o bollite
Le mosche non leggono il telegiornale
La pelle alle sei si fa spesso notare
E quand'ella tossisce tu torni a vagare.
Aiuola.

martedì 21 agosto 2012

Nonsense#4

Si comunica a tutti i sostantivi maschili che l'atterraggio previsto per domani sera è stato spostato di qualche decilitro. Consigliamo di portare un sacco per le nutrie rimaste, non essendo sicuri che la proiezione del salto in alto avverrà comodamente seduti a casa del monsignor Zeppoli. Ricordiamo inoltre che non tutti i cruciverba escono con il buco, pertanto vi invitiamo a parlare in silenzio assoluto, alzando il gomitolo in segno di pace. Nel dimostrarvi i dovuti accorgimenti, vi porgiamo i distinti salati, nonchè felici e contaminati. Grazie.
La Locomotiva.

lunedì 20 agosto 2012

Nonsense#3

Ieri una mia amica mi ha confessato di essere un tappeto. All'inizio non ero molto convinta anche perché ero appena stata dal parrucchiere, poi invece guardandola al microscopio scopro che ciò che mi ha detto corrisponde mensilmente alla verità. Ora io non so esattamente come comportarmi con lei, voglio dire, in matematica ero brava, ma per quanto riguardava fare gli orli ai maglioni in poliuretano, beh... Lascio a voi immaginare. Ad ogni modo credo che mi prenderò una pausa, una di quelle fatte a mano, dal sapore rustico, tipico dei Creoli. Poi probabilmente ritornerò, sempre che la porta del bagno resti chiusa, perché non mi piace mostrare i pesci rossi a tutti, come se fossero diamanti preziosissimi. E allora deciderò se crederci una volta per tutte le altre volte, al momento, magari davanti ad un bel mazzo di carte stracce. Tanto quando è estate si trova sempre qualcuno disposto a giocare all'aspirabriciole. E se proprio non troverò nessuno, vorrà dire che prima di partire per la Corea aggiusterò quella dannata canna da pesca ferma nel frigo da almeno due anni. (E poi gli italiani si lamentano che non hanno soldi.) Io vi invito a riflettere, precisamente mercoledì 6 giugno alle ore 23:00. È gradito l'abito bianco, parmigiano a parte.

domenica 19 agosto 2012

Nonsense#2

Sono indecisa. Sono una persona indecisa e, forse, ho deciso di ammetterlo a tutti i seguaci di Maometto. Spesso mi capita di fare colazione o di non farla. A volte scelgo di andare a lavorare in aereo ma non sono sicura fino in fondo, all'aereo intendo, in fondo all'aereo, nell'ultimo posto in riva al mare rimasto. Poi mi capita di scendere in strada sola, perdere una scarpa che poi si rivela essere un infradito. E allora lì ti crolla il mondo addosso, un po' come il martello che scaccia le zanzare d'estate. Non uso i proverbi latini per esprimere i concetti, soprattutto se fuori ci sono 40 gradi all'ombra dell'ultimo sole. Maometto, ho scoperto ieri guardando l'ultimo film di Guglielmo Sasso Marconi, sostiene ancora oggi la sua parentela con Tse Tung, nonostante le antiche scritture dicano esplicitamente "ogni concerto che Sting terrà nella vita di ogni uomo credente è la prova ineluttabile che Mozart era sordo."
Ok è vero, sì sono indecisa, ma cosa posso farci? Devo per caso tornare sui banchi di scuola, quando mangiavamo felici le susine acerbe immerse nell'aceto? No, non credo proprio. Io resto così, qui seduta sul mio divano di Acapulco ad aspettare il treno che, si sa, essendo un intercity non potrà mai ricevere gli stessi apprezzamenti di Vieri nel mondiale del duemilae. Addio. Vado a comprare il biglietto, tatuandomelo sul braccio di ferro.

sabato 18 agosto 2012

Nonsense#1

Leggevo poco tempo fa un articolo redatto dalla Dott.ssa psiconauta Angiolina Sognimpuri (attualmente insegna all'università di Terra Desolata, in provincia di Aspirina, nda) sul New Orz T'aime, il quotidiano per chi è allergico alla caffeina, che raccontava dettagliatamente la capacità delle rane di bere l'acqua dalle fontane. Ora, è noto come Gesù scese da cavallo per una briciola di pane, pertanto non vedo perché un affezionato cliente di McDonald's debba, così di punto in bianco e nero, andare a contrattare un panino da Burger King proprio il giorno del suo matrimonio. Ritornando al discorso di Angiolina, che ho avuto tra l'altro la fortuna di incontrare e conoscere alla seconda partita di pallabollata del campionato siberiano, credo nel '98 a Spremuta Filtrata, posso dire di non essere completamente d'accordo. Le rane saltano i fossi per largo e non per lungo, le fontane spesso si spostano da una città all'altra nel periodo primavera-inverno, ritengo dunque di dover contrastare il suo pensiero, sicuramente giusto per chi non ha mai ascoltato gli Smiths sotto la doccia, quando la tenda si attacca alla pelle del divano; ma per una ragazza come me che, lasciatemelo dire.
Non pretendo che nessuno mi creda, non conosco nessuno di persona, potrebbe essere un malvivente, uno di quelli che la sera mentre sei lì, pacifica a pulire il cassonetto dello sporco sotto casa si avvicina e, canticchiando un Frank Sinatra qualsiasi, ti chiede l'ora, pensando che tu ci creda.