Leggevo poco tempo fa un articolo redatto dalla Dott.ssa psiconauta Angiolina Sognimpuri (attualmente insegna all'università di Terra Desolata, in provincia di Aspirina, nda) sul New Orz T'aime, il quotidiano per chi è allergico alla caffeina, che raccontava dettagliatamente la capacità delle rane di bere l'acqua dalle fontane. Ora, è noto come Gesù scese da cavallo per una briciola di pane, pertanto non vedo perché un affezionato cliente di McDonald's debba, così di punto in bianco e nero, andare a contrattare un panino da Burger King proprio il giorno del suo matrimonio. Ritornando al discorso di Angiolina, che ho avuto tra l'altro la fortuna di incontrare e conoscere alla seconda partita di pallabollata del campionato siberiano, credo nel '98 a Spremuta Filtrata, posso dire di non essere completamente d'accordo. Le rane saltano i fossi per largo e non per lungo, le fontane spesso si spostano da una città all'altra nel periodo primavera-inverno, ritengo dunque di dover contrastare il suo pensiero, sicuramente giusto per chi non ha mai ascoltato gli Smiths sotto la doccia, quando la tenda si attacca alla pelle del divano; ma per una ragazza come me che, lasciatemelo dire.
Non pretendo che nessuno mi creda, non conosco nessuno di persona, potrebbe essere un malvivente, uno di quelli che la sera mentre sei lì, pacifica a pulire il cassonetto dello sporco sotto casa si avvicina e, canticchiando un Frank Sinatra qualsiasi, ti chiede l'ora, pensando che tu ci creda.