venerdì 31 maggio 2013

Nonsense#287

Quando ti sono vicina ho la stessa sensazione che può provare un chirurgo estetico innamorato quando riesce ad arrampicarsi su un pioppo in mezzo ad un lago, per guardare l'orizzonte, verso nord, ritrovandosi, invece, al secondo piano di un palazzo d'epoca, steso sopra un lettino da dentista (non il mio), ad attendere il proprio turno che non arriverà tanto presto, proprio come se fosse in posta. Non è fantastico tutto ciò? 

giovedì 30 maggio 2013

Nonsense#286

Come hai conosciuto il tuo stomaco? Te lo sei mai chiesto? Lui te l'ha mai chiesto? E tu? E lui? E tu? E lui? E tu? Gli hai mai risposto? Come vi siete trovati? É stato lui a trovare te? Lo credevi diverso? Lui pensava tu fossi diversa? Che tipo di stomaco avevi prima di trovare il tuo? Ce l'hai ancora? Lui ti ha ancora? E quello di adesso? Cade spesso? Resiste all'acqua e alla solitudine? Era all'interno di un cassetto o vagava per la strada? È uno stomaco ben definito? Che ruolo ha al tuo interno? Gliel'hai mai chiesto? E lui ti ha mai detto la verità al riguardo? Hai riguardato quello vecchio? In che circostanza? Sai parlare anche senza sentirlo? Quando piove vi separate? E se l'acqua è calda? Sai ascoltare i suoni che emette quando sta in silenzio? Esce spesso senza te? Che vita avresti senza il tuo stomaco? E lui? E tu? E lui? E voi? Te lo sei mai chiesto?

mercoledì 29 maggio 2013

Nonsense#285

Lago Puntura è particolarmente adatto per chi non soffre di psoriasi sporadica. Disponibilità annuale con obbligo di clima pungente.

martedì 28 maggio 2013

Nonsense#284

La poesia dei sesti sensi si genera a voce, solitamente quando si è da soli e si propone con lo scopo di giostrare un nostro amato (lettore), posizionandolo in cima alla lista dei nostri impegni morali difficilmente gestibili, oppure ingannandolo con teorie all'avanguardia, magari filosofiche o tecniche, oppure matematiche e geografiche. Per svolgere un compito ben preciso come quello di profetizzare qualcosa di inusuale, ad esempio una canzone, la poesia dei sesti sensi sembrerebbe lo strumento meno adatto della poesia fuorviante in generale, eppure fin dall'antichità i poeti cosiddetti senso-scientifici sono stati messi agli angoli delle strade anche per riuscire a riscoprire concetti ambivalenti, come la sfiducia, poiché si riteneva che la sua vera origine fosse quella spirituale. La forma giusta, e quindi piacevole, dei versi sesto-sensati è quella dell'arco, perché in questo modo si riesce meglio ad attrarre il lettore in modo diplomatico, rendendolo disponibile ad assimilare i famosi "dubbi delle rime assurde" che solo lui stesso potrà ritenere complessi e difficilmente smaltibili.

lunedì 27 maggio 2013

Nonsense#283

I classici tascabili: una collana per le donne più attente alle altre, per quelle più amate dagli italiani meno fedeli alle donne più amate da loro stessi e per quelle ritenute famose per un corretto utilizzo della grammatica italiana. Un gioiello da non mostrare mai in presenza di un uomo, con perle esclusive e di dimensioni variabili, tutte da scoprire una ad una; basterà infatti girare, ogni volta che la si vuole intascare, una pagina del libro allegato, creando così il proprio monile personalizzato. Questa settimana con "Orgoglio e Pregiudizio" potrete nascondere fino a 32 perle naturali, con il semplice utilizzo di un segnalibro.

domenica 26 maggio 2013

Nonsense#282

Il pronto soccorso è l'unica soluzione per il surriscaldamento dei chicchi di riso estrusi. Non bisogna aspettare altro tempo qui, perché il posto è adesso.

sabato 25 maggio 2013

Nonsense#281

Luigi, il Luigi che voi conoscete, mi ha confessato questa mattina che sospetta che suo fratello abbia un tempo ingannato il cugino facendogli una falsa richiesta, spingendolo ad accantonare l'orgoglio di suo padre fuori dalla banca del paese, quando era ancora bambino, credo dunque sei mesi fa. Io sono della stessa idea, anche se credo di dover andare a nascondermi in un circo, a breve. Solo perché non sono presenti gli animali. Ok, vado al circo. Oggi. Dopo circa un’ora arriverà anche la zia del cugino di Luigi e confesserà, senza troppa paura, il furto dell'orgoglio in banca, spiegando, sicuramente, che il fatto non é mai accaduto. 
E una rapina sarà l’unica soluzione, pensando al pregiudizio tolto dalle radici di un dente malato, quando ognuno di noi aveva nove anni. Nessuno si farà male. Nemmeno quegli animali che scavano buche per raccogliere più denaro possibile.

venerdì 24 maggio 2013

Nonsense#280

Antitesi e paradossi sulle spiagge italiane nell'immaginario collettivo di questa estate 2013.
In un’immaginaria spiaggia adriatica quest'anno immaginiamo che andrà di moda un'immaginaria gara di corsa, detta anche corsa di gara, dove un immaginario Achille ben palestrato e abbronzato, concederà ad un'immaginaria  tartaruga a due colori (immaginiamo il rosa e il giallo), un vantaggio iniziale di cento secondi, singoli e soprattutto non costanti, immaginati perpendicolarmente alla direzione del vento sull'immaginario litorale, immaginato in metri. Poiché l'immaginario Achille possiede due pile al minuto e risulta dunque essere almeno centoventi volte più veloce dell'immaginaria tartaruga, l'immagine che abbiamo è quella di una domanda: in quanto tempo l'immaginario Achille riuscirà a raggiungere, collocandola al primo o secondo posto, l'immaginaria tartaruga? Zeno, che è piuttosto grosso e che fa di tutta l'erba un fascio di luce immaginata all'alba sulla spiaggia in questione, immagina sempre anticipatamente la moda estiva di ogni estate e sostiene che in un primo lasso di tempo, l'immaginario Achille possa colmare, a sua discolpa, lo svantaggio iniziale dell'immaginaria tartaruga, se essa stessa immagina però di essere in vantaggio e sempre che una situazione simile sia possibile immaginarla. In questo lasso di tempo, d’altro canto, l'immaginaria tartaruga percorre una distanza di qualche metro, cantando. A questo punto l'immaginario Achille si trova nuovamente indietro. Il ragionamento può essere ripetuto immaginando anche il contrario. Infatti in un altro lasso di tempo immaginario, l'immaginario Achille percorrerebbe i metri di svantaggio immaginandosi di vincere, ma nel frattempo il ragionamento risulterebbe essere reiterato all’infinito finendo per immaginarsi sia sé stesso che l'immaginaria tartaruga, l'uno al fianco dell'altro, immagine di parità.

giovedì 23 maggio 2013

Nonsense#279

Sott'acqua grigio s'è fatto il tuo polmone, solo uno. Ed è solo respirando di sera che la terra calmerà sé stessa almeno quanto tu calmerai le tue pupille, ascoltando i Talking Heads.

mercoledì 22 maggio 2013

Nonsense#278

L'asma da protezione occasionale a orari verticali, può coincidere con uno stato di indipendenza dai disturbi più superficiali che si manifestano sporadicamente all'interno del nostro organismo. Oppure all'esterno di quello di qualcun altro, se frequentato costantemente. A sostenerlo è uno studio trasversale molto determinante, generato e pubblicato per antonomasia e condotto su ben dieci pazienti asmatici, sei dei quali giovani, tre non giovani e uno precedentemente non deceduto per errore, tutti con carenza ormonale irrazionale; lo studio è avvenuto in due distinti ospedali, legalmente riconosciuti a prima vista dai medici curanti.
I ricercatori hanno seminato costantemente per una settimana i germogli ritenuti responsabili della patologia, quali alga fucus e mughetto, raccogliendo così i dati relativi agli aspetti demografici, al trattamento sintomatico e non, al numero di episodi acuti e alla linea di quelli ottusi, ai sintomi asmatici regressi soprattutto in epoca medievale, alla gravità della malattia, solo se falsificata dai genitori, oltre a quelli relativi alla qualità della vita subordinata al caso specifico, all’attività fisica e mentale svolta e riavvolta con un ritmo mensile, e alla presenza o meno di una natura originariamente floreale/psichiatrica/animale. Al termine dello studio è emerso un paziente solo, asmatico ovviamente, perché senza ossigeno né nitrato di ammonio;  contemporaneamente all'ansia si è verificato subito un episodio di ansia associata ad altra ansia con un impatto inspiegabilmente negativo, sia sul controllo della pressione acustica interna sia sullo svolgimento dell'attività quotidiana, arrivando alla conclusione che l'aver scoperto questa correlazione porta a sostenere maggiormente i pazienti, specialmente quelli immunodepressi a causa di aria e ansia, associate ad uno stile di vita ricco di dubbi e realtà soggettive.

martedì 21 maggio 2013

Nonsense#277

Premere forte il cervello del tuo vicino  più lontano per sigillare la confezione di carta straccia. Un'idea d'asporto ben sigillata può salvare la freschezza del tuo destino, anche se attualmente non in uso. Un uso improprio attuale può essere rischioso per te e per chi non ti sta più attorno.

lunedì 20 maggio 2013

Nonsense#276

Il rosmarino è una pianta molto impegnata, ma non solitaria, dal punto di vista etico/gastronomico. L'ho scoperto circa due anni da, leggendo l'ultimo libro di Pippo. Infatti viene proprio spiegato come il rosmarino faccia fatica a crescere attorno al fuoco di un camino e non all'interno di una piscina termale. Grazie agli svariati usi sociali che si possono fare di questa pianta, anche quelli gratuiti, il rosmarino viene detto anche Pi. Ulteriori approfondimenti possono essere fatti al supermercato, domani mattina.

domenica 19 maggio 2013

Nonsense#275

Roma, adesso.
Dopo la pubblicazione sul retro del palco del singolo esteticamente azzeccato "cantacantacantacantacantacantacanta", che la vede sbraitare e muoversi con borse della spesa decisamente provocanti, Elena di Troia ha lanciato una sfida all'ultimo grido ai propri fan: scavare un tunnel diviso in due, scelto da una giuria specializzata in questo ed altro e posizionarci uno schermo estremo, che procurerà sollievo alle orecchie grazie ad un video non certo pubblicato dagli attori protagonisti, dove la piccolissima cantante monterà a sua insaputa un microfono da stadio e una tenda blu in carta, nella quale preparerà il ballo detto "balletto", invitando appunto i fan a studiarne le mosse più vicine alla sua ignota fantasia, replicarne il contenuto solo una volta al giorno e sceglierne gli attori preferiti dagli stessi. 
Giocando con i versi, privandoli del testo della canzone (che recita di maschere e mammiferi), il video è e sarà l'ultima prova dell'esistenza di un mondo ancora nuovo per la cantante, che al primo debutto ha già contato più di un successo sulla mano sinistra.

sabato 18 maggio 2013

Nonsense#274

Spesso sorridere dall'alto di una cava di marmo è un dispettoso tentativo di emulare le stelle. A sostenerlo sono sempre i quattro soliti nostri amici dei giorni di origine protetta, predestinati ad assaggiare per primi un dolcetto al pistacchio appena inventato. La fatica del marmo aggiunta alla fortuna del pistacchio ci fa ritrovare, cambiandoci d'abito, la volontà perduta precedentemente nei boschi; perduta da noi o rubata da chi ci costringe a segnare sui sentieri rossi, le più impensabili manovre di emergenza. E sempre succede durante le passeggiate che, tutto sommato a tutto, potrebbero solo farci stare in asse. Impariamo a non aspettarci perché, se è vero che con il pistacchio si mangia la pedina verde, aspetteremo di imparare i nuovi sentieri segnati sulle nostre facce da quanto siamo nati.

venerdì 17 maggio 2013

Nonsense#273

Pensieri, pagine, palloncini plastificati e profili privati di proprietà pubbliche. Oggi costano la metà. Chi offre il doppio? Non sprecatevi.

giovedì 16 maggio 2013

Nonsense#272

Il divano di mia madre, se utilizzato in piena notte, non mi fa sognare hamburger o patatine fritte. Sarebbero tutte calorie sprecate, solo per urlare di colpo, a squarciagola, il numero sei in sala. Sei in sala, in piena, notte. Cosicché lei vaghi dall'altra parte della casa, più precisamente come se non certo lei ma forse qualcuno che possa sentire e chiudere di colpo ciò che vuole. Eh? Non lo farebbe mai, ne sono certa. Nemmeno quando mi viene quella strana sensazione di avere le formiche sotto le mani, ma non schiacciate, aperte. Capita spesso lì, ma molto più raramente là. Però é sempre bello, lo ammetto. Un ricordo preciso è proprio questo, il divano, l'hamburger e il numero sei. Tre elementi che fanno di una notte qualsiasi con un cielo ambrato di piombo, un sacco a pelo vecchio e arrugginito, al quale manca immensamente una perturbazione astrale che possa sconfiggere la distanza creatasi. È quella che ci porta a stare sui divani in piena notte, anche perché le formiche difficilmente ci fanno paura.

mercoledì 15 maggio 2013

Nonsense#271

Rest in peace my baseball man, cantava qualcuno. Nel cuore della notte un colpo in faccia, un faccia a faccia. I colpi di scena prodotti da una palla incollata ad una mazza sono sempre più frequenti e le morti nel gioco dei giganti diminuiscono a suon di ragionamenti, opportunamente contestati, sia all'inizio che alla fine del giorno. Chi finge tra i due? Il colpo o la faccia? 

martedì 14 maggio 2013

Nonsense#270

Consigliava un numero a tre cifre, la dottoressa privata con la quale ho intrattenuto una piacevole melodia durante il passaggio dal fondo della domenica alla punta del martedì. E quali cifre? Tipo quelle anonime? Tre, poi. Perché tre e non meno di tre, se tre lo consideriamo un numero? Probabilmente non c'era tempo, quel giorno, per spiegare perché il figlio del capotreno non viaggia mai quanto il padre. E lo stesso vale per me. Non posso garantire una scelta di tot numeri o tot cifre, se poi non corrispondono al numero di matricola di un biglietto di un treno a caso o di un pass per un concerto in montagna. Indipendentemente da ciò, ho seguito il consiglio, composto il numero e articolato bene le parole da scrivere.
Sono arrivata a questa conclusione: il gelato? È latte!

lunedì 13 maggio 2013

Nonsense#269

I bachi da sete sono famosi per essere i principali portatori sani di ebbrezza.

domenica 12 maggio 2013

Nonsense#268

Dammi una lametta, danni da lametta. Vivo già da un'ora sotto la mia stanza nell’aria e ho un po’ paura, se ragiono a testa in giù; il godimento relativo fa di questo gioco un'immagine al microscopio dove delusioni e gusti si abbinano alle fotografie di un matrimonio trash, tra te e te. Sei come una boccetta di profumo tra le ante di una finestra del secondo piano. Quindi fermati che io mi sento meglio, come se fossi affetta dal virus da lametta.

sabato 11 maggio 2013

Nonsense#267

Quella che mi propongo di scrivere oggi non è una semplice cartolina con un messaggio a otto bit, magari mozzafiato, ma una cartolina in cui sarete voi a scriverne il contenuto, ritmo cardiaco permettendo. In questo nonsense noterete infatti come ci spostiamo dal foglio bianco utilizzato nella vecchia e obsoleta dattilografia, alla cartolina, fronte e retro, est e ovest. Il retro, privo di contenuto, sapete già tutti come funziona, per cui ci concentreremo sullo schermo piatto del paesaggio a nostra disposizione (anche se non è lunare) e per riuscirci dobbiamo per forza calarci nei panni di un maniscalco che posiziona il concetto da spedire a ferro di cavallo. La cartolina rituale che potete prepararvi a scrivere attraverso le vostre leggende metropolitane, deve però avere un particolare a distanza: essa infatti sarà una cartolina posizionata, attraverso i cinque sensi, dentro l’immagine che un post, meritevole di attenzione, vuole sensatamente comunicare. Quando vi sentite in vacanza, lasciate sempre libero lo spazio per il post successivo, ponendo il vostro sguardo verso il paesaggio più vicino, come può essere una terrazza, fino a quando inizierete a notare che qualcosa, che prima era tangibile, diventa improvvisamente virtuale. Se abbinerete le sensazioni alle immagini non captate e ai suoni non troppo accesi, riuscirete a raccontare uno scatto. Cosa vedete, leggendovi?
Quanto vi sentite lontani dalle vedute? È un esperimento da esprimere con le mani, una sorta di repellente per mentalità frenate.

venerdì 10 maggio 2013

Nonsense#266

Non so cosa dire, pur restando ad ascoltare, semplicemente perché oggi la pioggia ha coperto le vetrate più alte e un verzellino ha scoperto il suo nido.

giovedì 9 maggio 2013

Nonsense#265

Una sera come tante, quando scese, poi apparvero. Poi i papaveri, nelle caverne, poche grotte. Erbe e lino, ce n'era. Si asciugò all'ombra, cascate ghiacciate. Ad un certo punto fece per andare, completamente distratto. Lontano, fischio, profumo, finestra. Un fiuto perfetto. Disse. Così fece, solo che era già tornata, di notte, di quelle. Non ascoltò, una parola, che sarebbe riuscito di sicuro; pertanto. Farà cadere, una volta. La sua. Allora nuovamente, che faceva anche bene, ma non a tutti. Come un valzer, una rugiada, sempre fresca. "Senti?" Disse. Assolutamente. "Mai." Rispose. "Riposa." La poesia, delle cose, della casa, delle montagne, alte, bianche, i colori dei corvi neri. Un paradiso, poteva durare, sarebbe finito. L'appuntamento era già, un quotidiano, il distacco, era voluto; la musica.

mercoledì 8 maggio 2013

Nonsense#264

Il Cantico delle Giunture di Francesco Corto Assisi, uscito da poco nelle più belle librerie in legno del luogo, è un testo scientifico autobiografico molto antico della poesia italiana, nonostante sia. Se così fosse. Si conosce ancora oggi, tanto da pubblicarlo in ben due lingue distinte per natura, perché fu scritto volgarmente, parlando chiaro. È un testo costituito prevalentemente da capitoli di tolleranza tra uomo e scheletro, in un contesto laico come può essere la natura circostante. Una visione articolata su una mera realtà cosmica e anticosmica, allo stesso tempo, a tratti positiva e a tratti astratti, in tempi moderni se non addirittura sospetti, fatta di fratelli omeri e sorelle, anche, di poca carne e tante ossa, dove l’uomo si esprime a livello concettuale sopra tutti gli altri esseri, in quanto anch’egli privo di un'ossatura stabile ed espressiva. È una storia commovente e traumatica, determinante per la postura in versi, come tutte le grandi opere reumatiche, soprattutto quelle dell'umanità dell'arte, applicata alle giunture poetiche in rime.

martedì 7 maggio 2013

Nonsense#263

Banane acerbe o banane mature? Banali nature è la risposta. Da quando gli asini hanno iniziato a diminuire in Etiopia, mantenendo però intatta la loro schiera di ammiratori, il dilemma sui frutti gialli è ormai una moda che ha visto la nascita persino di un social network dedicato: i-elloAbeba. Per accedere è necessario registrarsi all'albo dei vegetariani, sottoscrivere un contratto di tipo A4 per la salvaguardia degli asini e riportare in auge la vecchia password. Si ritiene che in Etiopia ci siano circa tre milioni di vecchie password protette da enormi foglie di banano, quasi una ogni dodici asini. Alcune migliaia di etiopi vivono connesse su colline sperdute, ma ben servite, separate le une dalle altre da contratti poco convenienti. C'è un altopiano laterale che presenta delle zone inondate, già con l'arrivo di Facebook, da un’infinità di corsi base d’acqua. L'impossibilità di appianare le divergenze tra gli abitanti in rete costringe così gli asini, dall’aspetto sicuro e inconfondibile, a diventare il mezzo di trasporto più intero che esiste nel mondo dei frutti gialli.

lunedì 6 maggio 2013

Nonsense#262

Otto nomi come "Andrea" equivalgono ad un giorno di festa. Non è stato cancellato del tutto, eppure il lavoro svolto da chi di dovere, Andrea, sembra essere svanito nel nulla e ricordato dai più. Tante le persone impegnate a festeggiare la ricerca di una sua mansione o di un suo compito, tante anche le reazioni positive per la rinnovata scomparsa. Un profumo nuovo nell'aria, una sensazione mai privata dal vivo, bensì solo dal deceduto e compianto nel giorno di festa. Nonostante passeranno i nove anni, il ricordo delle sue tradizioni e l'impegno per tenere alto il nome, saranno un giorno un grande e decantato turbamento per l'intera comunità degli otto. Membro importante, uomo di numero, padre blu. Per te raccogliamo i dubbi sul selciato e per te vediamo volare anche gli insetti più piccoli. Otto nomi come "Andrea" equivalgono ad un giorno di festa, sì...una giornata azzurra come tante altre se le poche altre non potranno più ripetersi.

domenica 5 maggio 2013

Nonsense#261

Più acqua passa sopra i ponti, meno tempo serve per arrivare in punta di piedi da chi, ognuno di noi, definisce te.

sabato 4 maggio 2013

Nonsense#260

L'ascesa degli Irmanni ai tempi di Gentomiglia comportò una perdita enorme di petali di rosa, nelle praterie del sud ovest Gellico. Solo gli individui più forti e geneticamente generosi riuscivano a distrarsi mentre il popolo si batteva. Donne e uomini erano uguali, al tempo; richiamavano a sé gli spiriti protetti dagli dei umani attraverso il suono di un condor. Non sempre vincevano le battaglie a sesto acuto, anche perché gli Irmanni erano un gruppo ridotto di piccoli funamboli preistorici. Dalla dieta povera di esse, traevano sostentamento sistematico soprattutto, se non solo, dal sonno sospirato. Gli Irmanni passarono dunque alla storia, dopo aver lasciato altre scienze poco costruttive per il loro stile di vita fuorviante e gioviale.

venerdì 3 maggio 2013

Nonsense#259

Stando alle naturali statistiche di questo blog, oggi risulta approssimativo, se non addirittura rigoroso, quantificare la dimensione della popolazione attuale presente sulla prima pagina con il proprio status attuale; evidentemente è assai più complessa una stima delle risorse elementari dalla quale provengono, proprio perché la popolazione di cui parliamo ricorre ad uno sviluppo creativo di lettura sperimentale, per rendersi partecipe alla mia personale tipologia di scrittura in corso. Quasi sempre. Ciò che si deduce dalla lista pubblica della scorsa settimana, ad esempio, ben lontana dai dati di un passato anche prossimo, è che non esistono infatti documenti di fama internazionale su cui basare tali ricostruzioni matematiche, se non per aree geografiche e numero relativamente bassi. I vari post denotano importanti cenni storici non documentabili e portano spesso l'autrice ad una configurazione esistenziale abbastanza simile a quella di un fumetto in bianco, con un'unica differenza che sta nel parallelismo tra parole scritte e parole ascoltate. Vero è che già con la nascita degli status sociali dei network moderni e progressisti di profili unici e privatamente espressi, era sorta l’esigenza di parecchie quotidiane rilevazioni analogiche, per confrontare la variabilità territoriale on line da quella sociale. In tal senso si può dire che se il senso del nonsense ha prodotto un universo osservato al microscopio che non può essere certamente riconosciuto solo per un misero e temporaneo tentativo di proiezioni concettuali, il non-senso dei sensi universali risulta esprimere ciò che prevale in mere avanguardie relativiste.

giovedì 2 maggio 2013

Nonsense#258

Per quanto mi riguarda non posso esprimermi, posso soltanto dire la mia versione. Una versione che, a scanso di equivoci, comprende una ben più ampia scelta. Oltretutto la scelta è necessaria affinché venga ben compreso il concetto. Non è retorica, la mia? Ognuno ha la propria arte di parlare bene, tranne quelli che non si curano delle reazioni altrui quando non viene apprezzato il soggetto. Chi l'ha detto che il processo attuabile per diffondere il proprio pensiero è paragonabile alla stesura di un testo teatrale diametralmente opposto? Aristotele, forse? Basta un input efficace ed esteticamente pregevole a deviarci irreversibilmente. Ebbene sì, per questo motivo non mi esprimo laddove mi è concesso esaltare i toni concettuali più sentiti, nonostante molti tendano a concedersi su espressa richiesta. Il mio punto di vista è semplicemente un déjà vu.

mercoledì 1 maggio 2013

Nonsense#257

Come il giorno uno del mese cinque ci suggerisce, la trasparenza di legge del lavoratore mite, comporta una maggiore diffusione dei disegni personali che caratterizzano il proprio lavoro, mal retribuito e poco soggetto a divieti. Primo aspetto fondamentale del patrimonio illustrato e scritto interamente sul muro della propria coscienza, cosiddetta "a chiamata", da dietro.