lunedì 22 luglio 2013
Nonsense#339
Succede a Venezia. Una signora, di circa quarant'anni, ha deciso di tatuarsi un rospo blu in mezzo agli occhi. Il rospo blu delle Antille è famoso per il suo significato sconosciuto e per le sue abitudini crepuscolari piuttosto effervescenti, anche se con un tempo autunnale o durante il periodo delle vacanze scolastiche, è possibile trovarlo appollaiato sulle rive di un fiume, anche di giorno. È un anfibio? Chi lo sa. È un insetto? Forse. Ma l'aspetto più sorprendente del rospo blu delle Antille è quello interiore; ha un carattere eclettico tendente alla riproduzione simulata, che attua compiendo delle vere e proprie corse agli ostacoli, prima di farsi immortalare dai turisti negli stagni sabbiosi e nei corsi d'acqua molto lenti. Questo è il vero motivo per il quale la gente vuole tatuarselo in mezzo agli occhi suoi blu. Ed è questa la spiegazione univoca al processo creativo dei tatuatori veneti: per raggiungere la meta desiderata, il rospo, durante la migrazione, spesso pensa ad un colore, oppure a due colori assurdi, che saranno poi gli stessi che verranno utilizzati dal tatuatore. Un meccanismo oserei dire artistico e piuttosto rischioso, ma questo è il bello di Venezia.