sabato 2 febbraio 2013

Nonsense#169

La notizia sentita da tutti prima della conferenza stampa di questa mattina, era falsa. Ora è vera, probabilmente per il cambio di taglia di Jack, raggiunta la pace dei sensi. Ci siamo preoccupati inutilmente, insomma, se pensiamo all'ora in cui il rischio è stato alto e di comune accordo abbiamo subito pensato allo scandalo. Fosse stato un miracolo forse non avremmo criticato i personali ritocchi estetici fatti dai protagonisti del film. Posso dire una cosa? Credimi. Ognuno è libero di essere poco credibile, se nessuno recita monologhi di almeno quindici minuti, oppure anche di essere pallido; la mia testimonianza significa proprio questo: la copertina dei principali giornali dev'essere proporzionata al prezzo da pagare quando la diffidenza è costante. Neve o non neve, acqua o vino, criceto in gabbia o gatto che fa le fusa. Ma perché dobbiamo sempre scendere nei particolari più drammatici se, ogni giorno, i padri scappano? E non sono tutti giornalisti! Non tutti sono tedeschi e non tutti hanno i baffi. La notizia del giorno è già stata dimenticata, scusate il termine contrario, rammendata. Come un calzino. Ad un certo punto del racconto più apparente, detto davanti al pubblico più trepidante, bisogna assolutamente pubblicare una foto in bikini. La critica ha fatto presto ad arrivare con un parere in ritardo, mentre la vetrina professionale è ritardataria rispetto alle madri che accompagnano le figlie ai provini originali. Quelli utopici, atipici, previa assunzione di antipiretici.