venerdì 3 maggio 2013
Nonsense#259
Stando alle naturali statistiche di questo blog, oggi risulta approssimativo, se non addirittura rigoroso, quantificare la dimensione della popolazione attuale presente sulla prima pagina con il proprio status attuale; evidentemente è assai più complessa una stima delle risorse elementari dalla quale provengono, proprio perché la popolazione di cui parliamo ricorre ad uno sviluppo creativo di lettura sperimentale, per rendersi partecipe alla mia personale tipologia di scrittura in corso. Quasi sempre. Ciò che si deduce dalla lista pubblica della scorsa settimana, ad esempio, ben lontana dai dati di un passato anche prossimo, è che non esistono infatti documenti di fama internazionale su cui basare tali ricostruzioni matematiche, se non per aree geografiche e numero relativamente bassi. I vari post denotano importanti cenni storici non documentabili e portano spesso l'autrice ad una configurazione esistenziale abbastanza simile a quella di un fumetto in bianco, con un'unica differenza che sta nel parallelismo tra parole scritte e parole ascoltate. Vero è che già con la nascita degli status sociali dei network moderni e progressisti di profili unici e privatamente espressi, era sorta l’esigenza di parecchie quotidiane rilevazioni analogiche, per confrontare la variabilità territoriale on line da quella sociale. In tal senso si può dire che se il senso del nonsense ha prodotto un universo osservato al microscopio che non può essere certamente riconosciuto solo per un misero e temporaneo tentativo di proiezioni concettuali, il non-senso dei sensi universali risulta esprimere ciò che prevale in mere avanguardie relativiste.