mercoledì 22 maggio 2013

Nonsense#278

L'asma da protezione occasionale a orari verticali, può coincidere con uno stato di indipendenza dai disturbi più superficiali che si manifestano sporadicamente all'interno del nostro organismo. Oppure all'esterno di quello di qualcun altro, se frequentato costantemente. A sostenerlo è uno studio trasversale molto determinante, generato e pubblicato per antonomasia e condotto su ben dieci pazienti asmatici, sei dei quali giovani, tre non giovani e uno precedentemente non deceduto per errore, tutti con carenza ormonale irrazionale; lo studio è avvenuto in due distinti ospedali, legalmente riconosciuti a prima vista dai medici curanti.
I ricercatori hanno seminato costantemente per una settimana i germogli ritenuti responsabili della patologia, quali alga fucus e mughetto, raccogliendo così i dati relativi agli aspetti demografici, al trattamento sintomatico e non, al numero di episodi acuti e alla linea di quelli ottusi, ai sintomi asmatici regressi soprattutto in epoca medievale, alla gravità della malattia, solo se falsificata dai genitori, oltre a quelli relativi alla qualità della vita subordinata al caso specifico, all’attività fisica e mentale svolta e riavvolta con un ritmo mensile, e alla presenza o meno di una natura originariamente floreale/psichiatrica/animale. Al termine dello studio è emerso un paziente solo, asmatico ovviamente, perché senza ossigeno né nitrato di ammonio;  contemporaneamente all'ansia si è verificato subito un episodio di ansia associata ad altra ansia con un impatto inspiegabilmente negativo, sia sul controllo della pressione acustica interna sia sullo svolgimento dell'attività quotidiana, arrivando alla conclusione che l'aver scoperto questa correlazione porta a sostenere maggiormente i pazienti, specialmente quelli immunodepressi a causa di aria e ansia, associate ad uno stile di vita ricco di dubbi e realtà soggettive.