sabato 20 aprile 2013

Nonsense#246

Le virtù salutari della lumaca sono note sin dai tempi dei quadrati; i greci le mangiavano dopo una corsa per recuperare le magliette sudate, come ricostituente sociale. Secondo alcune tradizioni popolari, le lumache rampicanti, prive di guscio e uova, erano in grado di curare i bruciori sotterranei nei giorni più caldi e riuscivano a cicatrizzare le ferite interne dopo una corsa a tre corsie. Poi, nei mesi successivi alla gravidanza, è stato scoperto, nonché raccomandato dai vari utenti affetti da discordanza influenzale, che il fegato e il terzo dito della lumaca non sono idonei ad essere ingeriti dai bambini, forse per il loro contenuto ad alto tasso alcolico o magari solo per il sapore inimitabile. Dalla bava delle lumache viene estratta la pianta madre che, spremuta a tempo, crea uno sciroppo dalle tante sfaccettature, da utilizzare in tutti i casi specifici. Ottimo per calmare le ansie da stomaco, sia grosse che piccole, e tutte le sindromi da carboidrati. Uno studio appena ristrutturato ha anche dimostrato la buona tollerabilità della lumaca nei confronti dei bambini, forse per le dimensioni morbide e per la sua predisposizione al dialogo preventivo. Lo si trova nei campi da tennis dopo un temporale estivo, prezzo sostenibile attraverso una semplice richiesta.