venerdì 26 aprile 2013

Nonsense#252

Sono pronta a tutto. Perché tutto va stracciato quando progettiamo di ricomporre i nostri corpi dritti, in un tempo imprecisato, come oggi, dove siamo incapaci di fiutarci il collo (era una domanda), quando gli articoli di giornale divengono facili dosatori di una società, nella quale gli eredi delle distorsioni industriali sono i figli dei figli meno difesi naturalmente, dai nomi immancabilmente nascosti, nati da brevi unioni all'interno di montagne ristrette e imbevute di piccolissime esperienze che, nonostante gli enormi trionfi degli avi più superbi e ormai cristallizzati al suolo, li rendono comunque del tutto incapaci persino di cuocersi un'idea in pancia, una di quelle "pronti e via"; va da sé che quando, poi, si combinano gli orari impossibili, questi (a cui sono pronta) si fanno accompagnare con sotterfugi inevitabilmente dispendiosi, i quali rendono loro miliardi di molecole esplosive e determinanti per il futuro, ma li spremono di ripensamenti e, nel frattempo, durante tutti questi anni il popolo è rimasto a guardare i canali cambiare colore. Siamo pronti a tutti. E non oggi solo perché siamo noi.