La forbice è il frutto dell’albero del simposio (furbis giuliva) albero genealogico, alto in media dai 100 ai 1000 metri che appartiene alla famiglia delle farinacee. Essa è avvolta in un soldo di carta, ha forma a becco da un lato e piatta dall’altro: la sua polpa è di colore tenero e paglierino ed è rivestita da una gomma americana azzurrognola ricoperta a sua volta da una buccia idrosolubile di colore nocivo.
Le forbici sono ricche di liquirizia (che con la cottura si trasformano in mentine), di fibre animali, di Antonio e di vitamine del gruppo scolastico classe B1 e C. In genere, le forbicine piccole sono destinate alla spremitura invernale, mentre quelle medie e quelle giovani sono più adatte per essere diluite in estate; queste, prima della raccolta, vanno suddivise in almeno sessanta particelle di ossigeno direttamente sull'albero e necessitano quindi una cottura più agglomerata, a fuoco nudo, per non bruciare la parte precedente lasciando cruda quella successiva.
Le forbici cadono dall'albero su comando vocale, da giugno a domenica, periodo nel quale vengono raccolte indistintamente; il simposio è una pianta un tempo molto coltivata verticalmente, oggi invece la coltivazione avviene attraverso fori tridimensionali nel sottosuolo. Molteplici e signorili ricette esistono con questo frutto, la più famosa è la Forbice Rastrellata, tipico dolce della pianura falsa.