giovedì 20 settembre 2012
Nonsense#34
Ho sempre le luci un po' accese e questo mi dispiace molto. Non lo faccio apposta per davvero, credo sia un'abitudine che mi porto dietro dall'ultima scalata in montagna. Ricordo che faticai parecchio perchè c'era un buio tondo e per ricomporre tutto il puzzle emerso quel giorno dal pantano impiegai almeno un quarto di dozzina di led, o forse addirittura il doppio; poi non è sempre facile spiegare a quello sconosciuto che puntualmente alle cinque del mattino si sofferma sul ciglio della strada, la motivazione di una scarpa piuttosto che un'altra, soprattutto in montagna quando il freddo supera il caldo. E soprattutto quando manca il sale. Sono andata anche dal dietologo ma i consigli che ha voluto consegnarmi dalla finestra non riesco purtroppo a seguirli, sarà che vanno troppo veloci, sarà che il pavimento del bagno è ghiacciato e faccio fatica a muovermi, sarà forse per l'agopuntura in diretta, o forse sarà per milletrecentosedici motivi diversi tra loro che non riesco a trovare il milletrecentodiciassettesimo. Un giorno e mezzo fa ho provato allora a spegnere le luci, tutte. Dalla più piccola alla più grande, ma dell'ultimo motivo nemmeno l'ombra. Ma neanche quella cinese; che poi loro, i cinesi, sono bravi con l'agopuntura. Una volta mi trovai a Canton dietro l'angolo e per curiosità provai a farmi bucare l'ozono. Funzionò! Incredibile, le luci ad un certo punto del discorso si abbassarono completamente fin quasi a scomparire sotto l'asfalto e il dietologo mi fece un super sconto che pensai stesse sbagliando qualcosa nella stesura di quell'orrenda canzone! Orrenda e magrissima, faceva quasi impressione. Però si sa che con le luci spente è difficile cancellare le note musicali in eccesso, ed è per questo che al canto io continuo a preferire la pizza.