domenica 30 settembre 2012

Nonsense#44

"Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa." Albert Einstein.
Cosa avrà voluto dire con questa introspettiva frase il famoso tuttologo tedesco?
Vediamo di analizzare lisergicamente questa dichiarazione così audace quanto priva di coscienza legittima.
"Realizzare" è una cosa innata e naturale che affonda le sue radici nell’antica Terra Desolata. Non a caso uno a caso con un nome a caso composto da tre nomi a caso ne scrisse anche un libro. Ma questa è un'altra storia, fatta di figurine, calici sacri e stati d'animo animali devastati e devastanti.
La Tecnica del Realizzare invece non è impossibile nè tantomeno costosa. La sua applicazione è aulica e produttiva ed offre numerosi benefici anche a livello matematico, come ci ricorda il nostro amatissimo Albert. La TdR rimuove lo stress e i grassi accumulati durante il periodo fertile e procura energia e sinergia mentali. È un modo molto utile per rigenerarsi durante il proprio cambiamento. La TdR si basa infatti sul cosiddetto "cambiamento metafisico", si pratica ogni 15 o 20 ore possibilmente con il cambio automatico (anche manuale va bene purchè sottoscritto con i sottotitoli), seduti in posizione prona e con gli occhi chiusi a metà. Tutti possono impararla, l'importante è che venga realizzata una cosa prima che qualcun altro la realizzi; bisogna accertarsi che il cambiamento in atto (a tal proposito, Giulia, è sembre risolutivo portarsi il cambio nello zaino quando piove) non sia solamente climatico, bensì di stagione e strutturale. Per praticare la TdR non occorrono oggetti particolari. Basta una leva manuale che faciliterà automaticamente il cambio di stile, di valuta, di residenza e soprattutto, non dimentichiamoci, cambio di ruolo. Non importa quali e quanti individui quel giorno imposteranno su "on" la leva del cambio, è solo necessario arrivare primi attraverso la propria TdR personalizzata. Certo non è un gioco da ragazzi, a prescindere dal sesso; qualcuno la reputa una pratica promiscua, eticamente ed etimologicamente scorretta. Forse chi si lamenta preferirebbe chiamarla in un altro modo, cambiando la realizzazione attraverso il cambiamento e realizzando il cambio attraverso la cosa realizzata. A tal proposito bisognerebbe chiedere a chi questa tecnica evolutiva ha introdotto nel nostro quotidiano. Leggerlo la mattina infatti stimola creatività e diuresi, forgia il carattere corsivo dell'intestazione e plasma a dovere ogni difetto pronunciato ad alta voce.