domenica 10 marzo 2013

Nonsense#205

Bagliori di Clo

La mia forchetta si fa grossa insieme ai giochi di spavalderia sassate in rima sulla mia porta per dormire senza gloria o dislessia sacrosanto e afoso il cielo a righe girate tagliavi i nidi se piangevano le stelle stringevi le ore in una cantina di corde maggio è lontano via voglio andare via e il giro di boa stringe i verbi volere andare e poi via io scopro che hai lasciato le rughe di tua sorella nei cortili e i cieli aperti per mascherarmi il volto la mia zona è controllata come fogli bianchi di cartoleria gli occhi di un chiaro spettro tu non sei come io speravo sei un fantasma in meno che ricade da dietro ma perché ho fatto la luna così distante io alberi si piantano ai lati della bocca e mi corrono incontro unendo tre mani e il buio ti fotte nell'armadio un cocktail malato come un pugno allo specchio e il limone ti colpisce nella botte di fumo e il colore del campo di fuoco è spesso al centro di un segno che io non posso mandar giù voglio andar via due parti mi chiedono dove

ma via

respira puoi
sentire serio
e colpirmi in breve