Razzadicane
Razzadicane che esci di casa per fiutare sui muri se è una ragazza sveglia la strada, razzadicane che mastichi l'acqua e ti consumi a distanza, tu vivi da solo sotto il tuo letto, seduto sul gradino attendi il motore, non mangi non parli e non fai con me. Butti lo sguardo a destra e a sinistra e aspetti le quattro per fare una festa. Razzadicane reagisci d'istinto a quell'uomo che ha vinto, gli pesti un po' piedi che brami da tempo e
rincorri i pensieri, la terra e l'asfalto. Ti consumi le unghie, i denti e i giornali, senti il profumo di carne in offerta, leggi di un pazzo che al bancone di un bar chiede un bicchiere e un paio di ali.
MA. CHE RAZZA. DI. CANE È. QUESTO?
Razzadicane che ascolti gli uccelli che stanno a guardare il vento che scorre e l'acqua che soffia, ricopri di piume tutte le foglie cadute per terra, Razzadicane rubi l'oroscopo appena ti alzi, non vivi l'amore e hai solo i ricordi. Un giorno con gli occhi appoggiati sull'erba mi hai detto che il tempo che passa non cambierà il mondo, sono pronto a dormirti sopra la pancia, Razzadicane che perdi i vestiti di giorno, aspetta che arrivi la notte per perdere me.