mercoledì 27 marzo 2013

Nonsense#222

Disco in circolo, diavolo passeggero. Chi l'ha detto per ultimo? Chi l'ha mai sentito? Parlerei per ore ed ore, salendo sui fiori di primavera, come le margherite, come il vento, come tutto, come la pazzia, parlerei minuti e minuti dei falsi proverbi pop che, al loro interno, nascondono un significato quasi sempre incrociato. "La diagnosi degli arrangiamenti non fa pensare alle favole costruite sui corpi". Anche questo è molto rappresentativo della nostra società, di noi che scambiamo il giorno con la sera, costruendo l'America come fosse una strada di bambole rotte a metà. Bussiamo a tutte le porte più basse e non ci accorgiamo nemmeno che la luce di una finestra qualsiasi sfama di più dell'impronta di un cane in acqua. È così. Non ci credete? Rileggete i personaggi storici e inventatevi forme nuove di proverbi al microscopio, arriverete ad usare una nuova parola, ossia "deturnazione" e io verrò a comunicarvi, furbamente, che invece si usa il "deturnamento". Ve lo scrivo su tutti i manifesti della città, con pitture a quadri e rimasticamenti vari di traiettorie proverbiali, scriverò di ammutinamenti ufficiosi di significati ufficiali, nei confronti dei vocaboli di ultima generazione.