mercoledì 28 novembre 2012

Nonsense#103

Un fatto apparentemente soprannaturale accadde lo scorso anno nella foresta dei matti. Migliaia di pellegrini di presentarono carichi di noccioline tostate alle porte del palazzo degli stracci bianchi. Non trovarono nessuno di loro e, invertendo la rotta appena aggiustata, tornarono felici in piena patria potestà. Qualcuno narra che camminarono molto, altri dicono che la pressione dell'aria rarefatta non consentì loro il cambio della moneta pertanto accennarono solo qualche passo di danza, ignari di ciò che li stava aspettando. Una gigantesca macchina per cucire. Tra l'altro la versione più pesante da digerire è proprio quella ascoltata nei fili della radio. L'interruzione arrivò comunque puntuale, tanto che l'aspetto esterno dei pellegrini cambiò improvvisamente facendo emergere alcuni aspetti benefici tipici di chi crede nell'aldilà. Gli uomini di pelle acquistarono fiducia a caro prezzo e spingendosi fino alla postazione riservata, fecero retromarcia in un batter d'ali. Si bruciarono i capelli e recitarono mentalmente i programmi scolastici degli anni venti. Chiuse le ante iniziarono il conteggio delle monete sul parquet con i cavalli impiegando un tempo mai visto prima. La pioggia li aiutò e il sole li spaventò. La città rimase vuota e le solite voci di corridoio si impressero su piccoli assegni bancari serigrafati. Una storia mai vista prima né ascoltata dopo o scritta durante. Solo letta nelle tradizionali storie delle conquiste tardive narrate da lui.