mercoledì 21 novembre 2012

Nonsense#96

Negli ultimi giorni di questo nauseabondo novembre l'uso dei derivati della cannabis da pesca sta vivendo un processo di globalizzazione tra i vari coltivatori diretti, compresi i venditori di pesce spada e le ragazze punk che vivono sole. Lo sviluppo e l'utilizzo dell'erba buona come alternativa al già troppo compromesso ecosistema marittimo sta aumentando esponenzialmente proprio con l'individuazione di nuovi volti per la campagna pubblicitaria stessa.
L'Italia è rimasta molto indietro rispetto all'Italia, ad esempio. Usa e getta gran parte dei paesi europei. Fumatori e non fumatori ormai si convincono del potere arbitrale della cannabis fumando o non fumando, a seconda delle proprie scelte. Da queste piccole e fastidiose premesse è nata Teresa, uno spazio femminile comune a giovani ciclisti ed anziani tradizionalisti, medici di linea e conduttori di tram cittadini, casalinghe attive e segretarie di bordelli, borghesi impoveriti e falsi democratici impolverati; insomma Teresa è aperta a tutti coloro che abbiano voglia di impegnarsi per finire il tempo che corre nel nostro stivale, cercando di camminare comodi senza troppe considerazioni in quest'ambito. Fumando ovviamente le leggi del torto ben coscienti degli stati emotivi presenti nelle scarpe, soprattutto durante le sere infrasettimanali.