martedì 6 novembre 2012
Nonsense#81
Quest'inverno che non si decide ad orientarsi andranno molto di moda gli sbadigli linfatici come alternativa ai soliti stivali spellati. Giochi di fili annodati, di luce calante, di calore lucente e di brillantezza spagnola che regaleranno sfumature abissali dal grigio mirto al marrone nebbia, con un unico accento vegetale tipico delle calzature invernali invecchiate in botti di silicio. Saturno propone due modelli sempreverdi con i tocchi di campana resinati sui tronchi, alti tacchi che profumano l’aria di pino scamosciato. Aloe consiglia invece la neve in sciroppo da abbinare a top sfavillanti bordati di pepe per serate lente, come quelle passate in macchina da cucire con il tempo immobile dei pastrani di una volta. La moda scalata di questo inverno cercherà di portare quella quiete e quello spirito di divulgazione sintetica che spesso e sempre più volentieri viene dimenticato dagli stilisti assopiti, se non addirittura rimosso in vendita. Sarà l’inverno così della luce che fuoriesce dalle suole e dell’estro solista delle paillettes cinetiche sulle fibbie accese, meglio se in oro e mirra, ma anche delle borchie automobilistiche per chi non vuole contemplare lo spirito ortodosso; ritornano poi le spille masticate, simili agli attrezzi del futuro, per chi vuole apparire come un gabbiano in autunno. Ed ancora glitter spinti per chi si sente un po' tubetto e un po’ cucina. Un estro fatto di prelievo sobrio, senza quell’eccesso di colesterolo pieghettato, lontano dalla voglia di frenesia che ogni donna incollata cerca. E mentre scongiuriamo la prima vera e neutra nevicata di pulci, con la sciarpa stesa e il cappello antivirale, l’inverno si può preparare con una buona dose di malizia stoicamente lamentata. Quella stessa originalità che ci rende degli alti e ricercati suonatori di basso con sandali rasati a terra in stile country.