mercoledì 30 gennaio 2013
Nonsense#166
Nel quarto capitolo originale del libro della giungla africana, sottratto dai Corinzi ai Farinacei durante le riprese del terzo film di Almodovar, si afferma che la piramide più solida dell'Egitto repubblicano era una struttura architettonica democratica e moderata, costruita appositamente per sovrastare le piantagioni di cotone (pettinato secondo la moda dell'epoca) e per proteggere la tromba del faraone grecoromano dai venti del sud e dalla sabbia del nord. Era quindi un monumento rinforzato ad ore, costituitosi da subito parte civile dell'acropoli universitaria sottostante. La piramide egizia, a differenza del cubo palestinese, ha una base quadrata di tre lati equidistanti tra loro e perpendicolari all'altezza e le quattro finestre sul tetto a punta richiamano lontanamente il verso dei condor. Inizialmente gli egiziani della giungla si servivano della tromba delle scale per decidere la moglie prediletta, poi durante la dinastia più sfortunata, la cosiddetta WWF, questa situazione si evolse e così anche lo sviluppo dei materiali edili trasportati attraverso i fiumi più miracolosi. Le dimensioni dei mattoni in gomma naturale crebbero proprio all'interno del corso d'acqua annuale, situato ad ovest della piramide, tanto che i partecipanti ai giochi olimpici divennero ben presto miopi e le tradizioni culinarie del paese si svilupparono fino all'Asia occipitale, dando così vita a ciò che oggi chiamiamo "celiachia".