sabato 8 dicembre 2012

Nonsense#113

"Gli antichi personificavano e adoravano i fiumi ... mentre la salamandra vive ne lo foco." Quella di personificare e adorare i fiumi è un'antica arte, che già esisteva ai tempi del colera, quando intere popolazioni si aiutavano tra loro per controllare meglio la lavorazione del cotone e creare così le vesti sacre. Nell'ultimo periodo storico però, quello che va dal 2 al 7, è cresciuta maggiormente la moda tra le donne di trasformarsi in salamandra. In questo modo è consentito loro di potersi abbronzare per mesi ininterrottamente senza scottarsi le mani. Fiume e salamandra sono due elementi che si abbinano bene tra loro come il polline dei fiori con i biscottini al cioccolato amaro preparati dalle sacerdotesse puritane. Da sempre gli ipocondriaci hanno paura di camminare sulle sponde del fiume mentre una ragazza vestita da salamandra di carta sta prendendo il sole; pertanto si chiudono in loro stessi evitando il contatto con l'acqua ossigenata. (Non cercate spiegazione che unisca questo nonsense a voi, sto semplicemente usando due termini.) Con l'arrivo della festa primaverile universale le popolazioni che un tempo cantavano in acustico esorcizzando la paura del colera, si riuniscono alle ore stabilite nel giardino di terra friabile e scavano buche asimmetriche tanto grandi al punto di creare i fiumi per le salamandre più belle. Praticamente quelle che ci stanno aspettando e che noi non conosciamo ancora.