domenica 23 dicembre 2012

Nonsense#128

Avete presente le fessure delle tapparelle che parlano? Oppure le mandorle tritate nel mixer prima di gennaio? O gli occhi azzurri quando cadono su quelli verdi? O un parapetto ricoperto di lana bucata? O un pannello in polistirolo scritto da un bambino? Riuscite ad immaginare due persone cieche che vanno in Corea mentre fanno benzina? O quando piove senza dirlo? O ancora, quando arriva l'autobus mentre la gente ride davanti agli specchi, sulla tangenziale ovest? E il lavoro perso tra le righe? E poi, le tempie ricoperte di cioccolato? O il profumo delle proprie origini? La terra bianca solidificata dopo aver giocato sui tavoli? Le telefonate riconosciute dai laser? Avete presente l'erba del vicino di ombrellone, in un calmissimo mare filtrato, come le tisane? O un personaggio che porta il nome di un attrezzo da officina? I ricci chiusi dentro alle spazzole? L'automobile guasta che gira attorno al cambio? Il fiume attaccato alla presa del telefono? I metri che dividono un cerbiatto da una ragnatela? La lampadina al muschio bianco? Avete presente il nodo scorsoio censurato ai minorenni? E le corse senza i pannelli solari? Gli appassionati di eco industriale? La polvere che si deposita sui falsi autori? I termometri autogestiti? Le serrature di traverso, quando le chiudi e puntualmente scappano? Le scapole asimmetriche nei giorni di agosto? Le canzoni ricamate con il brodo di pollo? Le carte colorate mentre stai per rubare una sigaretta? Un bosco venduto al discount? L'uva appoggiata sul polso sinistro? Le vocali sui portapacchi? E vi immaginate un invito diverso dall'altro? O ancora, il clima regalato ad un cane che non è il vostro? Avete presente il significato di qualcosa? Ecco, più o meno è così.