domenica 14 ottobre 2012

Nonsense#58

Scoprire che è il proprio compleanno e non trovare i peri per preparare il sale. Puntualmente mi succede così. E ogni volta accade proprio mentre sto smacchiando la cassetta della posta. E chi è a dirmelo? Il postino? Il postone? Il posticcio? Il post it sulla cassetta della posta? No! Nessuno di questi! Sempre, ogni anno, scopro di avere trent'anni dall'albero telematico dei miei vicini. Alzo lo sguardo, abbasso gli occhi, chiudo la bocca, trattengo il respiro per non bere troppa acqua, faccio un salto, ne faccio un altro, mezza giravolta che altrimenti vomito, conto le foglie mentre cadono (perché capita in ottobre) e...ecco, ci risiamo. Anche quest'anno è il mio compleanno. Fiiiiiiiii. Che poi, trenta. Ma trenta cosa? Ooommasseisscemooooo?! (Detto con accento brambilla.) Vai a dirlo a qualcun'altra. Quella lì, quella qualcun'altra, è proprio lei che mi chiede sempre "scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, sono tue le sopracciglia?" Cosa dovrei rispondere? Non so mentire e allora rispondo sempre allo stesso modo, in inglese: "no, veramente me le ha regalare mamma il giorno del mio trentesimo compleanno, ero piccola e non ricordo perché. Probabilmente si sarà sbagliata e allora mi ha chiamata così verso le 19:30." Lei fa una smorfia tipica napoletana e se ne va. Vai a capire le trentenni di oggi, manco avessero a che fare con i dinosauri. Comunque trenta ma non li trovo, a dire la verità segreta non li ho mai trovati, a volte si incastrano nella cassetta postale soprattutto quando piove. Se li cerco poi mi faccio male alla mano perché ho perso le chiavi nel fiume e non riesco più a dire la verità, quella che scorre, allora lascio perdere il rubinetto che tanto poi, i punti, li raccoglierà qualcuno più bravo di me. E so già che ci farà un maglione o una sciarpa. Sono pronta all'inverno pedecollinare ma se il nastro trasportatore dovesse decidere di muovere me, casa mia e valigie comprese, verso un mare freddo con saturazione pari a -38, beh...altro che i sogni son denari, non esiterei nemmeno un paio. Alla fine comunque salirò le scale, preparerò il passato e mi mangerò il futuro, farò il bucato senza drogarmi, mi prenderò un espresso lungo sull'interregionale, alzerò l'indice di ascolto verso l'alto puntando il dito verso Ischia, poi ancora Gennarino, Peppiniello, Pasquariello e la pummarola 'ncoppa. Auguri wagliòn.