venerdì 26 ottobre 2012

Nonsense#70

Se sarai scelto troverai un fiume di numeri e scioglierai nell'acqua una valigia di intenzioni trovate nell'aria emanata dai candelabri orizzontali.
Vorrai distinguere quello che al legno serve per farsi adulto da ció che serve a chi inciderà sui vetri rotti il proprio mal di testa.
Correrai svelto attorno al buio più economico e non ti preoccuperai se la risata di chi aggiusterà la tua bicicletta sarà liquida e poco luminosa.
Terrai accesi i totem impilati nel traffico e canterai frasi di cenere nascoste in una scultura di platino messa all'asta nel 1982.
Quando sarà dolore estrarrai acqua.
Quando sarà fortuna troverai l'ego della bilancia.
Ti ricorderai di tutte le strettissime parole recitate dall'interno della scrivania dove ti cucivano i punti di domanda.
Vorrai congelare le ragnatele prese in affitto nel sottotetto e ti impecerai come un maestro senza prove contrarie.
Ciò che si rianima è la lama che urterà il volto dell'intuito abbottonato mentre ciò che muore non ti disferà mai più i capelli.
Non soffrirai per le necessità poco allineate ma ti ricorderai dei giochi di prestigio nascosti sotto al tappeto.
Avevi otto anni e venti secoli e non potevi controllare quell'unica onda inossidabile che, se ti sceglieranno, metterai in esposizione su dieci vecchi grammofoni arrugginiti.