mercoledì 24 ottobre 2012
Nonsense#68
Chiunque dica che i giardini pubblici sono piatti, mente. Non sopporto tutte queste lamentele relative ad un discorso archiviato già nel decennio scorso, durante l'ultimo comizio dedicato alla menta. Chi ancora oggi dice menta, mente. Giardino pubblico non è mai stato menta e mai lo sarà. Sono due cose ben distinte. È come se un amante del pompelmo lo accostasse automaticamente agli uffici postali. A parte che non possono entrare ma il discorso è diverso; l'insoddisfazione personale non può tramutarsi in binomi e metafore comuni per uomini ottusi, non è poi così difficile da comprendere. L'equazione in questo caso sta nel risolvere il contrasto tra il fattore bianco e quello in quadricromia. Salire le scale dei giardini pubblici, per esempio, non risolve i propri problemi di impossibilità mentale e resistenza al pubblico esercizio. Un esercizio è quello di masticare menta, un altro quello di mentire masticando la buccia del pompelmo. Sono convinta che se questo fosse messo in pratica più spesso di quanto sostenga l'assistente dell'assessore, sulle assi di pino dei giardini pubblici non rimarrebbe nemmeno una briciola. Sfido poi qualcuno a nascondere ancora l'evidentissima sottile linea tratteggiata. Sperando di essere stata esaustiva e psicologicamente remunerativa con questo breve trattato con i guanti, rimango a disposizione per sopralluoghi a livelli alternati ma soprattutto sopra.